Settembre è un mese straordinario per i festival culturali. Nei primi giorni, il Festivaletteratura ha animato Mantova con la presenza di celebri autori internazionali come Emmanuel Carrère, Colum McCann, David Quammen, Elif Shafak e Dipo Faloyin (di cui vi parlerò presto perché l’ho incontrato). Le piazze e i monumenti della città, tra cui il Palazzo Te, la Casa del Mantegna, il Palazzo Ducale, la Biblioteca Teresiana, il Seminario Vescovile, il Museo Diocesano e la Basilica Palatina di Santa Barbara, si sono riempiti di lettori affamati di storie e parole, tutti alla ricerca della bellezza. È stato meraviglioso vedere così tante persone partecipare. Molti incontri, se li volete recuperare, sono comunque disponibili sul sito del festival e vi assicuro che ne vale la pena.
Oltre a Mantova ci sono stati poi Il Festival della mente a Sarzana, quello della Filosofia a Modena, gli Scarabocchi a Novara… Ora è il momento di Torino Spiritualità (per questo festival ho intervistato Giovanni Allevi e l’intervista è uscita questa settimana su F) e del Festival del Pensare contemporaneo a Piacenza (la mia intervista alla sociologa femminista Judy Wajcman è ora su Grazia). Sarebbe bellissimo girarli tutti alla ricerca di suggestioni e ispirazioni.
Io andrò a Pordenonelegge, uno dei miei preferiti, perché lì è facile incontrare scrittori, autori, giornalisti ed editor con cui scambiare impressioni e chiacchiere. Ascoltare conferenze, presentazioni, scoprire nuovi progetti, leggere poesia, saggistica e narrativa. Attesissima quest’anno è Azar Nafisi, che riceverà il Premio Crédit Agricole “La storia in un romanzo” 2024 (lo scorso anno lo ha ricevuto Annie Ernaux) e non vedo l’ora di intervistarla. Per l’occasione ho letto non solo il suo ultimo libro, Leggere pericolosamente (Adelphi), ma ho riletto anche Leggere Lolita a Teheran nella mia copia ingiallita e spiegazzata e l’ho trovato ancora attualissimo e un romanzo di una bellezza e di una forza rara. Stupendo!
Non solo l’iraniana Azar Nafisi, a Pordenonelegge arrivano il filosofo francese Bernard-Henri Lévy che in anteprima italiana presenterà il nuovo saggio su Israele a quasi un anno dal 7 ottobre, lo scrittore israeliano Eshkol Nevo, la scrittrice sovietico-ucraina Sasha Vasilyuk, che vive negli Stati Uniti. E poi il grandissimo Premio Pulitzer Richard Ford, in anteprima con l’ultimo atto della saga di Frank Bascombe, e gli spagnoli Fernando Aramburu, Alicia Giménez-Bartlett e Angeles Caso. Gli italiani Felicia Kingsley, Enrico Brizzi, Diego De Silva (anche la mia chiacchierata con lui è su F in questi giorni) Solo per citarne alcuni.
Se poi volete incontrare Azar Nafisi e siete dalle parti di Trieste, dopo Pordenonelegge lei è al Festival delle idee e il 23 settembre sarà al Teatro Toniolo di Mestre (https://festivalidee.it/azar-nafisi/).
Andar per Festival è bello, può essere anche un motivo per vedere città dove altrimenti non andremmo, per fare nuove amicizie, per condividere passioni. Il mio è un invito a muovervi, a scoprire, a farvi travolgere. Oltre a quelli che ho snocciolato qui, prevalentemente nelle città del Nord, i festival sono tanti e in tanti ci vanno: lettori curiosi, affamati, entusiasti, innamorati, che si vogliono lasciar sorprendere. E a giudicare dalla quantità di iniziative che riguardano il libro e la lettura direi che è un buon segno. O almeno voglio illudermi che sia così.