Lo so, molti di voi saranno già in spiaggia o in montagna, e magari qualcuno dei libri che vi consiglio qui l’avete già comprato e sfogliato (nel caso, perché non mi scrivete per dirmi come vi è sembrato?). Però per un blog che parla soprattutto di libri mi sembrava d’obbligo segnalarvi qualche titolo che può accompagnarvi in queste lunghe giornate oziose. Sono principalmente novità (per i recuperi vorrei rimandare a qualche altro post), piccole segnalazioni che però spero vi siano utili.

Paradisi, pirati e un po’ di thriller

Il tempo sospeso: Michele Masneri, Paradiso, Adelphi

Sa di estate, di paesaggi fermi, di giornate inconcludenti, di case assolate e decadenti, e di tramonti al mare, il secondo romanzo di Michele Masneri, giornalista del “Foglio” che per Adelphi ha scritto nel 2020 Steve Jobs non abita più qui dove raccontava del suo lungo viaggio nella Silicon Valley. Qui siamo sul litorale laziale dove un giornalista freelance, Federico, viene spedito dalla sua improbabile rivista a caccia di un famoso regista da intervistare. Potrebbe essere lo scoop della sua vita, si rivela il più grande flop della sua carriera ma anche la spinta a cambiare prospettiva, modo di pensare e infine vita. Succederà grazie all’incontro con un ex giornalista di successo ormai dimenticato come la Gloria Swanson sul Viale del tramonto – Barry Volpicelli, questo il nome dello strano personaggio – che viaggia su una Rolls Royce scassata e racconta un mucchio di fandonie per mascherare il suo vero essere. Proprio questo suo velarsi e nascondersi, sfuggire, e la sua tendenza a esagerare sempre per essere in fondo libero e poter dire e fare quello che gli pare, attraggono Federico che di questo personaggio vuole sapere tutto fino a seguirlo in un Paradiso di bungalow fatiscenti popolato da persone sull’orlo del declino. Tra matrone arricchite, 50enni new age, medici disoccupati Federico troverà casa fino a perdere ogni riferimento col passato. E in questa atmosfera che ricorda La grande bellezza di Paolo Sorrentino anche il lettore si perde.

Qualcosa si muove nella Romagna sonnacchiosa: Patrizia Violi, Il carico da 11, Salani

Imola, 1979. È l’anno del Gran Premio di Formula 1, il primo che si disputa qui, mentre l’Italia è col fiato sospeso per il rapimento di Fabrizio De André e Dori Ghezzi, e ovunque impazza la mania del jogging. Anche fra queste strade sonnacchiose c’è infatti Desi (con la i), moglie di Lenin Aldrovandi che per sfogare i nervi a causa dei problemi famigliari si sfianca di corse mattutine sotto gli occhi curiosi e pettegoli dei suoi vicini. Lenin è bello come Paul Newman ma vanesio e inconcludente e ha una innata propensione a mettersi nei guai. Il lavoro come barista nella casa di riposo non gli basta e… Patrizia Violi, giornalista culturale che collabora con “La Lettura”, scrive il suo primo noir divertendosi e facendoci divertire grazie a una serie di personaggi pittoreschi e simpatici che ricordano un po’ quelli di Malvaldi, ci porta nelle atmosfere di provincia e nei suoi misteri, ci tiene incollati alle pagine seminando indizi ma senza rivelare nulla fino al finale (pensate che persino il nome della vittima arriva a metà romanzo). Ormai ci siamo affezionati a Lenin, ai suoi amici, al gruppetto di anziani chiacchieroni e al maresciallo Ponti, omone amante della cucina e delle pantofole, che magari ci condurrà presto insieme a lui a indagare su nuovi delitti. Ps. Il titolo, confesso che non lo sapevo, è una frase nel gergo delle carte: significa peggiorare una situazione già grave.

I pirati del Mediterraneo: Graziella Monni, Il medico di Càller, Solferino

Se vi piacciono i romanzi storici ricchi di intrighi e passione, questo fa per voi. Siamo in Sardegna a metà del Cinquecento, in piena epoca spagnola, quando l’antica Cagliari (Càller, appunto) e le coste sarde sono minacciate dalle scorrerie dei pirati musulmani che arrivano da Tunisi. Una notte, in un paesino immaginario, Nuralba, i mori rapiscono quattro giovani. Tra questi Jacopo, amante della bella Violante, figlia del medico don Alfonso. Attorno alla sua vicenda e a quella dei due innamorati (e tra i personaggi c’è anche il greco Dimitrios che prepara essenze e tisane e dispensa consigli e sapienza filosofica) Graziella Monni scrive una storia che piacerà a chi ha amato La cattedrale del mare di Ildefonso Falcones e la magia di certe storie di Gabriel Garcia Marquez.

Credere nei propri sogni: Lorenza Gentile, Tutto il bello che ci aspetta, Feltrinelli

Questo libro ha un segreto che lo sta facendo amare a tante persone: parla in fondo un po’ di noi e fa luce sulle nostre incertezze (tutti ne abbiamo no?). La protagonista, Selene, è una 30enne che pensa di non farne una giusta, che i suoi progetti siano una perdita di tempo, che ogni cosa che fa sia destinata a fallire. Ne è così convinta che non vede alternative, mentre in realtà ce le ha sotto il naso. Il ristorante che ha aperto seguendo i consigli di un consulente convinto che a Milano un certo tipo di “fighetteria culinaria” sia vincente, non decolla. Così, di punto in bianco, assillata dalle preoccupazioni, una sera scappa alla ricerca dei giorni in cui è stata felice, in un paesino della Puglia, dove ha vissuto da ragazzina al seguito dei genitori adepti dello yoga e della filosofia induista in un ashram. È un tuffo nel passato, una ricostruzione di quello che è stata, ma soprattutto è un viaggio dentro sé stessa. Non fraintendetemi: quello di Lorenza Gentile non è un libro che parla della solita ricerca del piano B. Qui c’è, con la leggerezza che contraddistingue l’autrice, un invito a fermarsi, a capire chi si è e cosa si vuole veramente dalla vita. Perché in fondo quello che ci aspetta è sempre bello se si è capaci di accoglierlo.

Quel legame unico tra fratelli: Francesca Giannone, Domani, domani, Nord

Il tono di voce è lo stesso. Se avete amato La portalettere qui ritroverete le stesse atmosfere, un misto di malinconia e voglia di andare avanti, un mondo a metà tra passato e progresso. Siamo ancora in un paesino immaginario nel cuore del Salento, 20 anni dopo La portalettere. E se lì si trattava della voglia di affermarsi ed emanciparsi di Anna e della famiglia Greco, qui è centrale la storia di due fratelli, Lorenzo e Agnese, che hanno ereditato il saponificio del nonno e che lo perdono per una serie di circostanze. Ma faranno di tutto, soprattutto Lorenzo, per riconquistarlo. Si parla di legami e tradizioni tramandate, di amori sofferti e di modernità che avanza. Sullo sfondo l’Italia degli anni Sessanta, tanto cinema e canzoni.